Luoghi di culto

Chiese, santuari e monasteri per un patrimonio religioso unico

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Padova e la sua provincia sono ricche di luoghi sacri, e tra questi di particolare suggestione sono i monasteri e gli eremi, che nei secoli hanno rappresentato luoghi di fede e cultura.

Basilica di s. AntonioBasilica di s. Giustina, Cattedrale del Duomo, Santuario di S. Leopoldo Mandic, Chiesa degli Eremitani. Padova è ricca di luoghi sacri, ma anche la sua provincia lo è, e tra questi di particolare suggestione sono i monasteri e gli eremi, che nei secoli hanno rappresentato luoghi di fede, cultura e ricerca.

A Monteortone di Abano Terme sorge il Santuario di s. Maria di Monteortone, dove nel 1428, a seguito di una pestilenza, la Madonna apparve ad un cavaliere malato invitandolo ad entrare nell’acqua dove il cavaliere trovò un’immagine della Beata Vergine, subito divenuta oggetto di culto. All’interno del santuario, oltre alla sacra immagine, sono custoditi affreschi di Jacopo da Montagnana e una pala di Palma il Giovane. Sempre ad Abano Terme,  il Monastero Benedettino “San Daniele” edificato su un colle di basso profilo nella corona degli Euganei.

Nel verde dei Colli Euganei si trova l’Abbazia di s. Maria di Praglia, fondata nell’XI secolo e, nel Medioevo e Rinascimento, caposaldo della colonizzazione agricola benedettina in tutto il territorio a ovest di Padova. La cima del Monte Rua ospita sin dal 1339 un eremo camaldolese di clausura non visitabile, ma dalla vicinanze dell’eremo si può godere di una splendida vista panoramica sui colli e sulla pianura circostante. Sempre sui Colli Euganei a Teolo, si trova il cinquecentesco Santuario della Madonna del Monte e l’Oratorio di Sant’Antonio Abate; a Torreglia il centro spirituale della Diocesi di Padova, Villa Immacolata; e a Galziganno Terme i resti del monastero benedettino di S. Giovanni Battista (Eremo degli Olivetani) sul monte Venda. Una Madonna delle Grazie è venerata nella basilica d’Este, edificata nel 1717 sul luogo di un precedente santuario per custodirvi una tavola bizantina della Vergine, ritenuta miracolosa. Nell’Estense sorge anche l’antichissima Abbazia di s. Maria di Carceri: l’immenso complesso comprende chiesa, abbazia, chiostri e foresteria e fu in parte trasformato in villa sul finire del ‘600. Da ricordare il Santuario di San Giorgio a Monselice, punto d’arrivo della via sacra: il percorso Giubilare delle Sette Chiesette. La Chiesa Abbaziale di S. Stefano, a Due Carrare, a cui un tempo era annesso un importante complesso monastico risalente ai primi anni dopo il Mille, è un prezioso documento architettonico dell’arte romanica in terra veneta. E poi ancora il Santuario del Tresto, in località Ospedaletto Euganeo, il Santuario del Noce di Camposampiero, il Duomo di Candiana e l’Oratorio di Anguillara. Infine, nel verde della Saccisica, il Duomo di s. Martino e il Santuario della Madonna delle Grazie a Piove di Sacco e le 2 corti benedettine di Correzzola e Legnaro.