Monteortone

Santuario della Madonna della Salute ad Abano Terme

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Il Santuario della Madonna della Salute ad Abano Terme che sorge ai piedi del colle di Monteortone fu edificato nel XV secolo in seguito ad un’apparizione della Vergine Maria. Read More
Santuario della Madonna della Salute a Monteortone

Il Santuario della Madonna della Salute ad Abano Terme (Santuario di Monteortone o Santuario della Beata Vergine della Salute di Monteortone) sorge nella frazione di Monteortone sui Colli Euganei e rappresenta un suggestivo luogo di devozione mariana attivo ormai da oltre cinque secoli, in seguito ad un’apparizione della Vergine. La chiesa del santuario, dedicata a Santa Maria Assunta, fu infatti edificata nel XV secolo (consacrata nel 1435, rovinata poi da un incendio, fu riedificata più grande su disegno di Pietro Lombardo e riconsacrata nel 1495) ai piedi del Colle di Monteortone (che per la sua rotondità può aver dato nome alla località) dove nel 1428 un soldato, Pietro Falco, anziano veggente che qui era solito ritirarsi in preghiera, fu miracolato e guarito da vecchie ferite, riportate in battaglia agli arti inferiori, dopo aver avuto in visione la Madonna che lo invitava ad immergersi nell’antica fonte termale che lì sgorgava in un boschetto, e gli ordinava la costruzione di una chiesa a lei dedicata in cambio della rapida cessazione della pestilenza che imperversava in quel periodo a Padova: “Va’, Pietro, e in questo fonte lavati che recupererai la sanità. Risanato, cerca nel fondo delle acque, perché sepolto tra i sassi troverai un quadretto con la mia immagine. Manifesta a tutti, con la grazia ricevuta, il quadro ritrovato, dichiarando che questo luogo silvestre è sotto la mia protezione e che bramo per l’avvenire sia qui riverito il nome del mio santissimo Figlio e il mio”. Nella fonte Pietro trovò un’immagine lignea della Vergine (con Gesù Bambino e ai lati San Cristoforo martire e San Antonio Abate), un quadro-icona di autore anonimo tuttora conservato nell’abside dell’altare maggiore. Diffusasi la notizia del miracolo, un numero sempre maggiore di devoti iniziò a visitare la grotta di Monteortone e il piccolo oratorio venutosi inizialmente a costituire. Nei pressi della grotta e fu costruito anche un convento (l’ex Abbazia di Sant’Agostino che dopo essere stata utilizzata come casa di cura, ha ospitato un istituto teologico dei Salesiani dal 1937 al 1970 e oggi è adibita ad hotel termale gestito dalla stessa famiglia salesiana) i cui frati avrebbero custodito la fonte: nacque così una nuova congregazione religiosa, gli Agostiniani della Beata Vergine di Monteortone.

Come detto, la Chiesa di Santa Maria Assunta conserva ancora oggi nell’originario oratorio (l’attuale sacello inglobato nell’abside, dietro l’inferriata dell’altare maggiore) l’immagine miracolosa della Madonna, ed è meta ogni anno di numerosi pellegrinaggi. Diverse altre opere d’arte votive invece, furono trafugate dal santuario quando il monastero degli Agostiniani venne soppresso per decreto napoleonico (1810), tuttavia nella chiesa si sono conservate una raffinata acquasantiera in marmo di Giovanni Minello e una Madonna con Bambino attribuita al pittore Jacopo Parisati di Montagnana (fine XV secolo). L’opera pittorica più notevole della chiesa è il grande affresco dello stesso Jacopo da Montagnana che decora l’abside chiuso in alto da una volta a crociera. Al centro è raffigurata l’Assunzione di Maria in Cielo con gli apostoli che assistono stupiti all’evento; sulle pareti laterali la Nascita della Vergine e l’Apparizione della Madonna a Pietro Falco (opera quest’ultima caratterizzata da un’ambientazione molto realistica del paesaggio euganeo). Espropriato e a lungo tenuto chiuso, il luogo è stato riaperto al culto all’inizio del XX secolo; nel 1925 il santuario mariano è stato elevato a parrocchia.

La Chiesa del famoso Santuario della Madonna della Salute ad Abano Terme si presenta oggi come un’imponente costruzione a tre navate absidali, a croce latina, con una facciata tripartita in cui spicca un grande portale barocco in pietra bianca, opera di Matteo Allio (1667). L’attiguo ex convento agostiniano presenta un vasto chiostro con vera da pozzo originale del XVI secolo. Sul retro, a sinistra, si trova l’alto ed elegante campanile del XV secolo in stile gotico caratterizzato da un tetto a cuspide. A destra è visibile il luogo della guarigione di Pietro Falco: una piccola grotta in muratura, a cui si accede da una scaletta, all’interno della quale i pellegrini possono attingere l’acqua (calda) ritenuta miracolosa. All’interno della chiesa di Monteortone, l’altare maggiore è intarsiato con marmi policromi (1683). Un deambulatorio permette ai pellegrini di passare dietro l’altare e di ammirare la venerata immagine mariana. Le due navate laterali si chiudono con cappelle che ospitano due tele del ‘500-‘600: “Cristo Risorto che appare alla Maddalena” di Giovanni Battista Bissoni e “Crocifisso tra i Santi Agostino e Girolamo” di Palma il Giovane.

Info
Via Santuario 63, Monteortone, Abano Terme (PD)
Tel +39 049 8669447
Fax +39 049 8639305
[email protected]
www.monteortone.it

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