
Il Santuario della Visione a Camposampiero è una chiesetta dedicata a San Giovanni Battista, ove Sant’Antonio da Padova aveva pregato, celebrato l’eucarestia e predicato alle poveri genti di campagna. La primitiva chiesa sorse in epoca antecedente al Castello di Camposampiero, come dimostra la sua collocazione al di fuori delle mura originarie. Solo in seguito divenne cappella dei Castellani, i conti di Camposampiero. È assai probabile che sia stato lo stesso Tiso IV a chiamare a Camposampiero i frati francescani e ad affidare loro la chiesa, attorno la quale si formò il convento. Qui sostò Sant’Antonio quasi ininterrottamente, nell’ultimo mese della sua vita terrena, fino alla morte sopraggiunta all’Arcella il 13 giugno 1231. Nel secolo successivo, chiesa e convento soffrirono delle aspre lotte tra Carraresi ed i Camposampiero per il possesso del Castello di Tiso. A causa delle continue ostilità i francescani furono costretti ad emigrare. La rinascita di quei luoghi così ricchi di memorie antoniane, si deve a Gregorio Callegari di Camposampiero che, tra il 1426 e il 1431 (quindi già in epoca di dominio veneziano), fece ricostruire, ampliandone le dimensioni, sia il convento sia la chiesa. Quest’ultima era a navata unica, in stile gotico con tendenze rinascimentali. Il nuovo e decoroso tempio fu meta di continui pellegrinaggi di devoti del Santo. Nel XVII secolo, obbedendo al gusto barocco, furono apportate nuove modifiche con l’aggiunta di una navata, di nuovi altari e di alcune cappelle. Nel 1767, la Repubblica di Venezia soppresse il convento di Camposampiero che venne quindi abbandonato dai frati. Il complesso dei luoghi antoniani (chiesa, convento e campagna) ritornò ai vecchi discendenti della famiglia Camposampiero i quali non curarono la manutenzione della chiesa, che venne in gran parte demolita dal vandalismo francese nel 1798. Dopo alterne vicende, il comune, divenuto proprietario nel 1854 degli oratori antoniani (Santuario del Noce e Santuario della Visione), ne curò la manutenzione. Il 17 ottobre 1895, richiamati dall’autorità e dal popolo, i Frati minori conventuali (i frati del Santo) fecero ritorno riprendendo possesso dei sacri luoghi antoniani, di cui ancora oggi ne sono i custodi. La presenza dei frati ridiede vita ai santuari antoniani: progettato un nuovo tempio, il 26 dicembre 1906 si pose la prima pietra dell’attuale santuario di San Giovanni Battista e Antonio o Santuario della Visione, di struttura imponente a tre navate, inaugurato nel 1909.
Interessante all’interno del Santuario della Visione a Camposampiero la “Cella della Visione”, recentemente restaurata, facente parte della prima chiesa, i cui resti sono visibili all’entrata, protetti da un vetro. Si narra che qui Antonio ebbe la visione di Gesù Bambino. Essa è impreziosita dalla tavola che, secondo la tradizione, venne utilizzata da Sant’Antonio quale giaciglio. Andrea Vivarini, fondatore della scuola pittorica di Murano, fiorente verso la metà del XV secolo, vi ha ritratto l’effige del grande Taumaturgo. Nel corso dei secoli la tavola, oggetto di continua venerazione, ha subito menomazioni, a causa della devozione popolare che è venuta tagliuzzandola per ricavarne delle reliquie. L’abside del Santuario è dominata dalla lunetta di Pietro Paietta che ritrae Sant’Antonio in estasi con Gesù bambino (1909). Allesterno fa bella mostra di sé accanto alla Chiesa la possente mole del campanile (1932). Il convento dei frati adiacente al Santuario della Visione ospita la Casa di Spiritualità animata dalla comunità francescana dei frati minori conventuali in collaborazione con le suore francescane elisabettine del vicino mpnastero delle Clarisse.
Sant’Antonio sostò a Camposampiero poche settimane, le ultime della sua vita terrena. Queste bastarono per dar lustro a questa cittadina ricca di verde e di silenzio e per dare origine ad alcune testimonianze che ancora oggi vivono nei due santuari antoniani detti giustamente: “Sacri luoghi antoniani”.
Info
Via Sant’Antonio 2, Camposampiero (PD)
Tel +39 049 9315711
Fax +39 049 9315720
[email protected]
www.santuariantoniani.org