Granze

Villa Ca’ Conti a Granze

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Villa Ca' Conti a Granze, conosciuta anche come Villa Rusconi Camerini, è una monumentale villa veneta cinquecentesca. Read More
Villa Ca' Conti a Granze

Villa Ca’ Conti a Granze, conosciuta anche come Villa Rusconi Camerini, è una monumentale villa veneta cinquecentesca: in origine stazione benedettina (l’antico oratorio della villa apparteneva al monastero benedettino), divenne in seguito proprietà della famiglia Conti, che la trasformò in casino di caccia e residenza estiva. Successivamente la famiglia di origine romagnola dei Camerini la scelse come dimora. I Camerini acquistarono in quell’epoca vasti possedimenti terrieri come Villa Contarini a Piazzola sul Brenta e il Palazzo in Via Altinate a Padova, oggi sede del comando dell’Esercito Italiano. Nella seconda metà dell’800 una nipote di Giovanni Camerini sposò il nobile Saverio Rusconi, da qui il nome della villa. I Marchesi Rusconi Camerini aggiunsero due corpi all’originaria Villa Ca’ Conti: il giardino d’inverno, presente nella maggior parte delle ville nobiliari; e il maneggio coperto che fu distrutto durante le due guerre mondiali.

Villa Ca’ Conti ha un impianto palladiano con alto pronao sporgente, cui si accede tramite una gradinata. Tutto il complesso è cinto di mura: il corpo principale è composto da due piani più soffitte con le barchesse (un tempo luogo in cui si svolgevano le attività agricole e produttive) a dieci e sei fornici e le due torri colombare che ne limitano il cortile. Sul lato Nord della corte sorge un fabbricato di servizio adibito alla lavorazione della canapa che veniva macerata nei “maceri” e poi, qui lavorata per ottenere tessuti e cordami. La villa è circondata da un magnifico parco all’italiana immerso in un’atmosfera romantica, arricchito da statue, piante secolari e ghiacciaia. Ancor oggi i terreni dell’azienda agricola della famiglia Rusconi Camerini incorniciano la proprietà. All’interno, riccamente decorato e arredato, è possibile ammirare gli splendidi affreschi seicenteschi e le decorazioni ottocentesche opera di Vittorio Biasin.

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