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Villa Benvenuti a Este

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Un ampio parco romantico nel centro storico di Este... Read More
Villa Benvenuti Este

Villa Benvenuti è ubicata nel centro storico di Este, in prossimità del lato occidentale della cortina muraria del Castello Carrarese. Racchiusa da una possente recinzione in muratura che costeggia via Cappuccini, si raggiunge oltrepassando l’Arco del Falconetto (un arco rinascimentale in pietra di Nanto conosciuto anche come Arco Benvenuti, opera di Giovanni Maria Falconetto (1458-1534) voluta dal suo mecenate veneziano Alvise Cornaro come ingresso alla villa e, pare, come frontale teatrale per le commedie del Ruzzante, di cui il Cornaro era amico) e percorrendo il viale alberato che sale dolcemente con due tornanti le pendici della collina. L’edificio, immerso in una fitta vegetazione, versa attualmente in uno stato di abbandono, tuttavia il luogo mantiene un indubbio fascino legato all’atmosfera romantica e suggestiva del grande parco. La villa prende il nome dalla famiglia veneziana, che fu proprietaria dell’immobile nella prima metà dell’Ottocento. I Benvenuti la acquistarono dai nobili Farsetti, che a loro volta l’avevano ereditata nel 1707 dai Cornaro. Probabilmente nello stesso sito in cui si trova la villa sorgeva la cinquecentesca casa di Alvise Cornaro, citata in alcuni documenti del 1537 e di cui però non restano testimonianze materiali, fatto salvo l’arco monumentale che oggi funge da portale di ingresso alla proprietà. La villa, dopo aver subìto vari restauri nel Settecento, venne ricostruita intorno al 1840 per volontà di Adolfo Benvenuti, e a tale periodo risale l’edificio tuttora esistente. La proprietà, sin dai tempi del Cornaro, era dotata di un ampio giardino (Adolfo Benvenuti si affidò all’architetto padovano Giuseppe Japelli per la progettazione del parco) utilizzato dal mecenate padovano come luogo di svago durante i periodi di villeggiatura che trascorreva a Este. Verosimilmente, proprio in questo giardino di delizie, il famoso commediografo Angelo Beolco detto “il Ruzante” intratteneva l’amico Alvise recitando in un teatro all’aperto di cui oggi non c’è più traccia. Al suo posto si estende ora un parco di impronta romantica, in cui sono presenti diversi alberi secolari: secondo alcune fonti storiche la famiglia Benvenuti si avvalse del grande architetto Giuseppe Jappelli per la sua progettazione. Lo spazio verde, anticamente incentrato sulla presenza di una lunga scalinata centrale inserita tra due filari di cipressi con una fontana sulla sua sommità, venne riorganizzato alla metà dell’Ottocento secondo il gusto romantico dei giardini all’inglese che era diventato molto in voga anche nel territorio veneto. All’interno del parco, tra il 1879 e il 1880, sono venute alla luce numerose tombe preromane appartenenti alla civiltà dei Veneti antichi. La necropoli di Villa Benvenuti si è rivelata subito come uno dei siti archeologici più importanti del territorio e tutti i reperti provenienti dalle sue sepolture vennero trasferiti nel Museo Nazionale Atestino, dove ancora oggi sono esposti. Il pezzo più importante della collezione è senza dubbio la cosiddetta situla Benvenuti, contenitore funerario in bronzo finemente sbalzato, vero capolavoro dell’arte venetica e per questo scelto come emblema del museo archeologico.

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