
Il Castello Carrarese a Este è un’imponente fortificazione costruita per il controllo dell’antica città murata. Costituito da grandi torri maestre e da una poderosa cinta muraria (lunga circa un chilometro e intervallata da dodici torresini), testimonia il ruolo di primaria importanza che il territorio estense rivestì in epoca medievale. Il nucleo più antico dell’area si trova sul lato sopraelevato, in posizione di controllo sull’intero abitato e presenta a nord-est un castelletto o Rocca del Soccorso, che originariamente costituiva l’accesso alla fortezza; il mastio consiste in una cerchia di mura con i resti di una chiesetta e le fondamenta di una piccola torre quadrata, risalenti probabilmente al periodo delle grandi invasioni, VI secolo d.C.. Questa prima struttura fu incorporata a partire dall’XI secolo in una serie di cinte murarie e di fabbricati residenziali fino a quando, intorno alla metà del XIII secolo, il marchese d’Este restaurò il castello in senso difensivo.
Il Castello Carrarese a Este, come lo vediamo oggi, fu edificato negli anni ‘40 del XIV secolo da Ubertino da Carrara, signore di Padova, sulle rovine della precedente fortificazione, distrutta nel 1249 dalle truppe di Ezzelino da Romano. La prima attestazione di un vero e proprio castrum in questo luogo risale infatti al 1115, e si collega al potere giurisdizionale e di difesa del territorio di cui era stata investita la famiglia feudataria che da Este prese il nome. Durante il XII e l’inizio del XIII secolo, i marchesi d’Este ampliarono il fortilizio costruendo una serie di cortine murarie e di fabbricati residenziali. Il castello marchionale raggiunse il massimo splendore con Azzo VI, che lo trasformò in un importante centro di cultura trobadorica. Poeti, artisti e giullari venivano ospitati nella sua corte, dove cantavano le lodi del marchese e della bellissima figlia Beatrice. Le sorti del castello cambiarono repentinamente a causa delle violente guerre tra la fazione guelfa (a cui facevano capo gli Estensi) e i ghibellini, che assediarono e danneggiarono più volte la fortificazione. Nel 1249 il castello venne distrutto, come detto, da Ezzelino III da Romano, che provvide poi a restaurarlo, ma nel 1294 i padovani, ormai padroni incontrastati del territorio, lo demolirono nuovamente. Dal 1339, anno in cui Ubertino da Carrara decise di riedificarlo, il castello rimase di proprietà dei Carraresi fino all’inizio del XV secolo. Dopo la spontanea dedizione della città alla Repubblica di Venezia, venne eretta un’ulteriore cinta muraria che inglobava tutto il nuovo centro urbano di Este, già delimitato dal canale Bisatto. Persa la sua valenza militare, nel 1570 circa, il castello venne acquistato dalla ricca e potente famiglia veneziana dei Mocenigo, che iniziarono i lavori di costruzione del proprio palazzo sul lato meridionale della fortificazione carrarese. Originariamente il grandioso palazzo era composto da due edifici speculari, che richiesero la demolizione di un paio delle torri medievali. L’ala orientale fu però distrutta da un incendio nel Settecento. Nel 1887 il Comune di Este diventa proprietario, destinando gli spazi verdi all’interno della cinta muraria e l’ala superstite del palazzo Mocenigo ad un uso pubblico. Attualmente il castello carrarese funge da maestosa cornice dei curatissimi giardini pubblici, inaugurati nel 1915, ricchi di essenze arboree e piante secolari, mentre le sale di palazzo Mocenigo ospitano le prestigiose collezioni del Museo Archeologico Atestino.