Sentiero n. 4 del Parco Regionale dei Colli Euganei

Sentiero del Monte Venda G.G. Lorenzoni n. 4

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Il sentiero n. 4 del Parco dei Colli Euganei parte da Galzignano Terme, a Casa Marina, un edificio che accoglie un ostello e laboratori didattici per visite didattiche. Read More
  • Partenza e arrivo: Galzignano Terme (Casa Marina)
  • Tempo di percorrenza: 2 ore
  • Difficoltà: esperto
  • Lunghezza: 6 km
  • Dislivello: 250 m
  • Segnavia: n. 4
  • Comuni interessati: Cinto Euganeo, Galzignano Terme, Teolo, Vo’

Il punto di partenza per il sentiero n. 4 del Parco dei Colli Euganei si trova a Galzignano Terme, a Casa Marina, edificio di recente ristrutturazione che accoglie un ostello e laboratori didattici per visite didattiche. Da qui, una strada bianca conduce a una salita che a destra porta all’antica Fontana Olivato, che sgorga ancora oggi tra le marne euganee. 

Si sale verso un castagneto tra le cui fronde filtrano copiosi i raggi di sole, dove incontriamo esemplari di roverella, orniello, acero, corniolo ed un sottobosco di elleboro, polmonaria e dente di cane.

Oltrepassata la piazzola di sosta (in passato luogo in cui si trasformava la legna in carbone), si arriva ad un’area rocciosa soleggiata, caratterizzata dalla pseudomacchia mediterranea in cui dominano la ginestra, il dittamo e l’asparago pungente.

Si scende poi tra i carpini e gli ontani, giungendo in un’area chiamata “il carbonile dea busa dei onari”.

Si continua a salire, incontrando massi trachitici tra i quali spicca la “Pria de Scanavaca” che funge spesso da riparo per i giacigli di tassi, volpi e faine.
Proseguendo si passa poi al versante settentrionale, dove il bosco si fa fresco e rigoglioso. Superato il bivio, si scende prima a destra verso il Roccolo, poi si svolta a sinistra per imboccare in salita lo stretto tornante. In questo tratto del percorso è possibile ammirare la testimonianza vivente del passato glaciale degli Euganei: troviamo infatti il faggio epimedio alpino, il martagone e il giglio rosso, specie alpine denominati appunto relitti glaciali.

In circa quindici minuti si raggiungono i ruderi del Monastero degli Olivetani per poi scendere e attraversare nuovamente il bosco. La strada diventa lastricata fino alla base aeronautica di Castelnuovo. Da qui si percorre un tratto di strada asfaltata, per poi proseguire verso una strada che costringe a diverse deviazioni; da qui il percorso si apre su grandi prati spaziosi fino a raggiungere il crinale Carpanè. Si svolta poi a sinistra e si sale verso il mottolo sassoso del “carbonile del corno”, da cui si scorge il Corno del Venda.

Da qui si prosegue costeggiando il versante meridionale, dove si incontra nuovamente la macchia mediterranea e ci si può rinfrancare seduti sulle panchine all’ombra di roveri e castagni. 

A questo punto si riprende il sentiero e si attraverso un bosco termofilo di roverella ritrovandoci poi nuovamente alla base militare.

Da qui in poi si scende lungo l’elettrodotto, fino a trovare, nella parte finale, dei gradini costruiti con pali di castagno che portano alla fontana situata nei pressi del rifugio del Re del Venda. Di lì a poco si può scorgere la strada principale e il luogo di partenza, a Casa Marina.