Sentiero n. 14 del Parco Regionale dei Colli Euganei

Sentiero del Monte Grande n. 14

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Partendo da Teolo, nelle vicinanze della Baita delle Fiorine, seguirete il sentiero tra boschi di castagno. Il Monte Grande conserva, nelle sue cave di trachite, bellissimi esempi di fessurazione colonnare, la cui formazione risale alla fase di raffreddamento del magma avvenuta nell'Oligocene Inferiore.  Read More
  • Partenza e arrivo: Teolo – Località Sella Fiorine
  • Tempo di percorrenza: 1 ora e 30
  • Difficoltà: esperto
  • Lunghezza: 4,1 km
  • Dislivello: 150 m
  • Segnavia: n. 14
  • Comuni interessati: Rovolon, Teolo

La partenza del sentiero n. 14 è prevista dal prato a fianco alla Baita delle Fiorine lasciando alle spalle la deviazione al percorso che porta all’abitato di Rovolon e ai ruderi di un antico castello medioevale. Scendendo verso la pista forestale che taglia il versante settentrionale, vi ricongiungerete ad est con una strada a tornanti scavata nella roccia.

La principale presenza arborea è rappresentata dal castagno, con presenza sporadica di rovere,  carpino bianco e nero, acero montano. Nel tempo questo tratto di bosco ha subito diversi incendi che hanno profondamente impoverito il terreno, mettendo in pericolo la sopravvivenza di alcune specie. 

Lungo il sentiero potrete scorgere massi ciclopici posti a sostegno delle scarpate, in particolare in corrispondenza degli impluvi naturali che raccolgono le acque piovane, ed opere in legno e in pietra per evitare che l’acqua, scendendo, crei dannosi solchi d’erosione.

Arrivati al bivio, ha inizio la salita che porta alla cima del monte Grande, caratterizzata dalla imponente presenza del radar meteorologico del Centro Sperimentale per l’Idrologia e la meteorologia di Teolo.

Il sentiero conduce dapprima lungo la dorsale del monte e scende successivamente lungo il versante meridionale.
Qui la vegetazione è caratterizzata dalla presenza di roverella e orniello, con sottobosco di cisto, erica arborea e corbezzolo.

Questo versante del Monte Grande è caratterizzato da cave di trachite che presentano bellissimi esempi di fessurazione colonnare, la cui formazione risale alla fase di raffreddamento del magma avvenuta nell’Oligocene Inferiore

Dopo l’ultimo tornante che attraversa un bosco di castagno e rovere, vi ritroverete nella radura del Parco Lieta Carraresi, poco distante da Baita Fiorine: qui potrete fare una sosta prima di tornare al punto di partenza.