Sentiero n. 8 del Parco Regionale dei Colli Euganei

Sentiero del Monte Cecilia n. 8

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Il sentiero del Monte Cecilia vi condurrà tra ginestre e altri arbusti mediterranei, alla ricerca di orchidee rare sui prati aridi denominati "vegri", sino alle singolari pietre "a strati" verso la cima. Read More
  • Partenza e arrivo: Baone – Piazza XXV Aprile
  • Tempo di percorrenza: a ora e 30 minuti
  • Difficoltà: facile
  • Lunghezza: 5 km
  • Dislivello: 170
  • Segnavia: n. 8
  • Comuni interessati: Baone

Il sentiero n. 8 dei Colli Euganei vi porterà alla scoperta dell’area più meridionale dei Colli Euganei. Dalla piazza del paese, si procede per circa 200 m in direzione Valle San Giorgio e si imbocca Via Lucerna, una strada cementata in salita. Oltrepassate le siepi di acero campestre e un piccolo bosco di robinie è necessario svoltare a sinistra in prossimità di un uliveto. Guardando a valle, noterete il bel campanile di Calaone tra i monti Castello e Cero, il campanile di Baone e l’abitato di Este. Proseguendo sul percorso il manto roccioso si trasforma, ed ecco apparire sotto i vostri piedi la latite cipollare, roccia di origine magmatica effusiva caratterizzata da esfoliazioni concentriche che danno alle pietre la caratteristica stratificazione a cipolla.

Oltrepassato un bivio e imboccando il sentiero a destra tra carpini neri, robinie e frassini, fa capolino la berretta del prete, denominata così per la particolare forma dei suoi frutti.

Al bivio successivo salirete verso sinistra tra olmi, cornioli e aceri per poi accorgersi di un cambiamento della vegetazione che diventa più rada e costituita quasi completamente da robinia, rovi e biancospino.

In prossimità del punto di ristoro, potrete godere ancora di un’altra bella vista dei colli; avanzando distinguerete inoltre il Monte Ricco, la Rocca di Monselice e Arquà Petrarca.

Il sentiero vi condurrà in un boschetto di robinia pseudacacia, con alcuni esemplari di gelso della Cina, fino a raggiungere la deviazione che conduce ai ruderi del castello di Baone, quasi del tutto scomparsi. Gli scalini in pietra vi condurranno alla croce in ferro posta sulla cima del monte dagli abitanti di Baone dopo la distruzione del castello ad opera di Ezzelino.

Ritornando al sentiero principale scorgerete tra la vegetazione in lontananza Monselice, la Rocca, il monte Ricco e la pianura circostante.

Il sentiero prosegue in discesa fino ai ruderi di casa Bolcato; il bivio successivo vi ricongiungerà al sentiero principale.

Una volta usciti dal bosco la vista si aprirà su un prato calcareo, popolato da ginestre e da piccole stazioni di Ruta patavina, specie rara e decisamente la più preziosa degli Euganei, appartenente al genere Haplophyllum

Una panchina in legno ci avvisa che è arrivato il momento di una pausa, per riposare e ammirare nuovamente il panorama.

In seguito, il sentiero continua a scendere; lungo il percorso incontrerete sparsi boschetti di roverella, cespugli di ligustro, marruca (detta “onge di gatto”), rosa e ancora asparagi selvatici, frassini, ailanto e terebinto. Il sentiero prosegue in piano fino a raggiungere un bivio, dove imboccherete la carrareccia in parte cementata che vi riporterà sulla strada principale in corrispondenza di Baone.