Sentiero n. 3 del Parco Regionale dei Colli Euganei

Sentiero Atestino N. 3

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Il Sentiero Atestino, ideato da Claudio Coppola e realizzato grazie ai volontari della Club Alpino Italiano - sezione di Este, si snoda per una ventina di chilometri sulle alture che dominano il borgo di Arquà Petrarca. Read More
  • Partenza e arrivo: Arquà Petrarca (Arquà Petrarca)
  • Tempo di percorrenza: 5 ore 30 minuti
  • Difficoltà: esperto
  • Lunghezza: 19.2 km
  • Dislivello: 1000 m
  • Segnavia: n. 3
  • Comuni interessati: Arquà Petrarca, Baone, Cinto Euganeo, Galzignano Terme

Il Sentiero Atestino, ideato da Claudio Coppola e realizzato grazie ai volontari della Club Alpino Italiano – sezione di Este, si snoda per una ventina di chilometri sulle alture che dominano il borgo di Arquà Petrarca, regalando panorami mozzafiato e una piacevole alternanza di ambienti, dai vegri assolati ai fitti boschi di castagni.

Si parte dal borgo alto di Arquà Petrarca, in corrispondenza di un capitello votivo. A destra di quest’ultimo si imbocca una stradina che attraversa in quota i versanti meridionale e orientale del Monte Piccolo, da cui in un’alternanza di uliveti e aree boschive, si raggiunge la frazione di Corte Vigo. Si scende poi lungo una strada secondaria, denominata Via Ventolone, e dopo aver attraversato una conca coltivata a vigneto e ripreso a salire si giunge ad un edificio chiamato “casa del parroco”. Si prosegue quindi lungo il versante est del Monte Orbieso.
A questo punto, compiendo una piccola deviazione, potrete ammirare i resti del convento di Santa Maria di Orbise situato sulla sommità della piccola altura.

Giunti sull’ampio prato sottostante, si riprende a salire il fianco meridionale del Monte Gallo e, aggirando la collina, si sbuca sulla strada che dal valico della SP 99 Cingolina porta al Monte Fasolo. Proseguendo in discesa tra prati e vigne, si incontra una vecchia casa in pietra: da qui si imbocca un viottolo che compie un ampio tornante nel bosco e conduce a una serie di prati e terreni coltivati. Oltrepassati i ruderi di un edificio rurale, si prende una strada bianca costeggiata da un lungo filare di mandorli, molto suggestiva e dalla vista sensazionale, che percorre tutta la dorsale del Monte Fasolo. Lungo il percorso si incontra la pittoresca chiesetta di San Gaetano. 

Arrivati sulla sella del monte si entra in un vigneto e seguendo la segnaletica si giunge alla vetta del Monte Rusta, attraversando un fitto bosco, per poi scendere dal versante opposto lungo una carrareccia.

Giunti presso i vigneti alle pendici del Monte Gemola, si consiglia di effettuare una piccola deviazione che porta fino alla sommità del monte per ammirare la splendida Villa Beatrice d’Este. Tornando sui propri passi e scendendo verso Valle San Giorgio, si incontra sulla destra la Fontana delle Fontanelle. 

Piante di lauro e un piccolo cancello annunciano l’inizio della contrada Muro. Da qui si costeggia il muro della stradina scendendo fino all’antico lavatoio in pietra chiamato fonte di pissarotto, all’imbocco della valle dell’Abate. Da qui, tenendo la fontana alla sinistra, si risale per circa 3 km la dorsale delle Marlunghe, in un ambiente arido e aperto che si affaccia sui monti Cero e Castello. Terminata la salita si svolta prima a destra e poi a sinistra, inoltrandosi sulla strada asfaltata; dopo circa 300 metri si gira a sinistra per poi, dopo poco, prendere a sinistra un sentiero che con dolce zigzagare tra aceri e ginestre conduce al borgo di Arquà e più precisamente davanti alla Casa del Petrarca.