
Il Museo Antonio Giacomelli a Montagnana, dedicato alla memoria dello studioso locale, ha sede dal 1980 presso il Castello di San Zeno, nucleo più antico delle fortificazioni della città, fatto costruire per volontà di Ezzelino da Romano nel 1242 e ampliato nei secoli successivi dai Carraresi e dalla Serenissima. Il percorso di visita del museo inizia dalla Sezione Archeologica e dal Lapidario (piano terra) che accoglie i materiali di età preistorica e protostorica. L’età romana è documentata da resti databili dall’epoca augustea a quella tardo-imperiale, appartenenti a ville rustiche e a sepolcreti (come quello romano della gens Vassidia). La Sezione Medievale e Moderna (primo piano) è formata da tre differenti nuclei di materiali, tutti afferenti la storia e gli edifici della città murata: i dipinti (tra alcune tele di scuola veneta del XVII e XVIII secolo, una raffigurazione di “Mosè che riceve le tavole della legge” del pittore estense Anonio Zanchi), le ceramiche, i documenti musicali. Di grande interesse la collezione di ceramiche, che offre un panorama della produzione montagnanese e dei rapporti con i limitrofi centri dell’arte (Legnago, Este, Padova), non mancando oggetti di probabile importazione. La Sezione Musicale (secondo piano) comprende i materiali donati al natio Comune di Montagnana dagli eredi dei celebri tenori Giovanni Martinelli (1885-1969) ed Aureliano Pertile (1885-1952) e da altri ricercatori. Le raccolte consistono principalmente in fotografie originali, locandine ed altre testimonianze dell’attività dei due cantanti. Di particolare pregio, una raccolta di costumi di scena indossati da Martinelli in opere rappresentate al Metropolitan Opera House di New York tra il 1914 e il 1925. Durante la visita alla Sala è previsto l’ascolto di una selezione di brani musicali interpretati dai due famosi artisti.
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