Tremila anni di storia.

Padova

A soli 10 Km da Abano e Montegrotto Terme la "città dotta" del Veneto: Padova. Scoprila... Read More
Padova

Padova, la “città dotta” del Veneto, è luogo di grande ospitalità, di cultura, di svago e dista solo 10 Km dalle Terme Euganee. Questa fama è dovuta alla presenza di una delle più antiche Università italiane, dove insegnò tra gli illustri anche Galileo Galilei e dove si conserva l’antico Teatro Anatomico. Padova è una città millenaria ricca di storia e tradizioni, ma è anche una città singolare conosciuta come “la città dei tre senza”: “un Santo senza nome, un prato senza erba e un caffè senza porte”. Tutti i padovani indicano la famosa Basilica semplicemente col nome “il Santo”, senza specificare che si tratta di Sant’Antonio. Lì vicino l’unico prato senza erba: Prato della Valle, che nel panorama europeo è seconda solo alla Piazza Rossa per la sua grandezza. A fare da cornice alla piazza sono presenti 78 statue che rappresentano personaggi che hanno dato lustro alla città, come Galileo Galilei ed Antenore, che secondo la leggenda è il fondatore di Padova. In centro città il Pedrocchi, noto caffè senza porte: in origine questo locale era sempre aperto, giorno e notte, così da poter trovare un ristoro a qualsiasi ora.

Padova, Città Murata.

Anche Padova fu una città murata. Della sua cinta muraria medievale costruita a partire dal 1195 a delimitare l’antica isola romana ed in seguito le nuove espansioni urbane, rimangono molte preziose testimonianze (all’interno i Carraresi, signori di Padova, fecero costruire come propria residenza nel XIV secolo un complesso di edifici collegati con il Castello di Padova, denominati “Reggia Carrarese”, di cui oggi però ne rimangono pochi resti), mentre quella rinascimentale della prima metà del ‘500 è quasi interamente conservata, per un circuito di circa 11 km. con 19 bastioni e 5 porte superstiti (tra cui Porta Pontecorvo) delle sette originarie (la seconda cinta muraria per estensione e stato di conservazione più lunga d’Italia dopo quella di Torino). La cinta rinascimentale fu eretta dopo che Padova, nel 1509 durante la guerra della Lega di Cambrai, fu assediata e presa dalle truppe imperiali di Massimiliano d’Austria. La città fu subito liberata, ma il pericolo corso indusse il Senato veneziano ad ordinare il rifacimento completo delle mura. Iniziata nel 1523 da Bartolomeo d’Alviano, capitano generale della Serenissima, l’opera fu continuata da Michele Sanmicheli e nel 1544 poteva dirsi completata. Il complesso sistema difensivo, ordinato su mura e bastioni formidabili, esemplare per l’architettura militare del tempo, faceva di Padova, secondo il giudizio dei contemporanei, una città imprendibile.

Cenni Storici.

“Antenore potè, sfuggito all’accerchiamento degli Achei, penetrare sicuro i golfi illirici e, i riposti regni dei Liburni e superare la fonte del Timavo… Qui egli fondò la città di Padova e pose la sede dei Troiani; qui diede il nome alla sua gente e appese le armi di Troia; qui ora riposa, composto in placida quiete”
Virgilio, Eneide, I, 242-249

Il poeta Virgilio celebra con questi versi la leggenda della mitica fondazione di Padova da parte dell’eroe troiano Antenore. Storicamente Padova sorse oltre tremila anni fa, in epoca paleoveneta, in un’ansa del fiume Brenta. Nel 45 a.C. divenne municipium romano e grazie a fiorenti commerci, fertili terre e abbondanza di corsi d’acqua navigabili, uno dei principali centri dell’Impero Romano. Distrutta dai Longobardi nel 601, dopo l’anno Mille la città si riprese economicamente e si espanse. A partire dall’XI secolo si eressero edifici laici e religiosi: il Duomo, i Palazzi Comunali, le torri nobiliari ed un lungo anello murario a protezione dell’abitato. Nel Duecento sorsero lo Studio Patavino, il Palazzo della Ragione, la Basilica di S. Antonio.
Il Trecento fu il “secolo d’oro”: la Signoria dei da Carrara diede impulso ai commerci, all’Università e allo sviluppo artistico e culturale. In seguito, con la caduta dei Carraresi, Padova ed il suo territorio entrarono nel Dominio della Repubblica Serenissima di Venezia. La presenza veneziana (1405-1797) segnò soprattutto il territorio extra urbano, dove la nobiltà veneziana investì i propri capitali in attività agricole ed eresse stupende ville.
La decadenza della Serenissima e l’avanzare dell’imperialismo napoleonico posero fine ad una delle più straordinarie epoche storiche, artistiche e culturali d’Europa. I periodi di dominazione napoleonica e poi austriaca seguiti dai due eventi bellici mondiali, provocarono un lungo periodo di stasi economica, culturale ed artistica, da cui Padova, come il resto del Veneto, si riprese con nuova e rafforzata coscienza a partire dalla seconda metà del XX secolo. Oggi Padova è uno dei maggiori centri economici del Veneto e d’Italia, nodo di comunicazione con il resto d’Europa, splendida città d’arte e di scienza.

Territorio.

Un punto di riferimento della città è la Basilica di Sant’Antonio, in cui sono custodite le spoglie del Santo, meta di migliaia di pellegrini da tutto il mondo (13 Giugno Festa di Sant’Antonio). Da non perdere la Cappella degli Scrovegni, capolavoro della pittura del Trecento italiano ed europeo, considerato il ciclo più completo di affreschi realizzato dal grande maestro toscano nella sua maturità: Giotto. Colore e luce, poesia e pathos, l’uomo e Dio. Il senso della natura e della storia, il senso di umanità e di fede fusi assieme per narrare in un modo unico, irripetibile le storie della Madonna e di Cristo. Il ciclo pittorico della Cappella è sviluppato in tre temi principali: gli episodi della vita di Gioacchino e Anna, gli episodi della vita di Maria, e gli episodi della vita e morte di Cristo. Altro luogo di culto della città di Padova è il Santuario di San Leopoldo Mandic, dedicato alla vita e alle opere del pio confessore. Nel centro storico sorgono il Duomo, il Battistero e il Museo Diocesano di Padova, il Palazzo Municipale e il Palazzo della Ragione (sede del tribunale nel XIII sec.). Poco lontano si trova lo storico Caffè Pedrocchi, un tempo ritrovo di artisti e letterati. Ma è molto bello anche “perdersi” per le vie della città, seguendo un itinerario attraverso le caratteristiche piazze per giungere al Prato della Valle, una delle più grandi piazze d’Europa (qui il mercato settimanale si tiene il sabato ed è punto di incontro dei cittadini e motivo di svago per gli ospiti; accoglie ogni anno la famosa Maratona di Sant’Antonio, la Festa di Ferragosto e la Festa di Capodanno), circondata da fastosi palazzi e dall’imponente Basilica di Santa Giustina. Nelle vicinanze per gli amanti delle piante non vi è niente di meglio di una visita all’Orto Botanico universitario, il più antico del mondo. Infine il Teatro Verdi che, inaugurato l’11 giugno 1751, ospita le Stagioni Liriche e di Prosa della città del Santo, e il Planetario che con le sue videoproiezioni 3D ad alta risoluzione offre spettacolari viaggi nell’universo.

Ma Padova è anche i profumi e le voci dei suoi mercati, il mondo dello shopping in prestigiosi negozi, i suoi concerti e festival (Gran Teatro Geox, Sherwood Festival, Pride Village, Vintage Festival, Orchestra di Padova e del Veneto, Musikè Padova, Padova Jazz Festival, Musica nel Chiostro), le sue fiere (Fiera Campionaria, Expobici, Casa su Misura, Auto e Moto d’Epoca, Tuttinfiera, Arte Padova, Fiera di Natale) e le sue mostre (Pensieri Preziosi, I Colori del Sacro, FlorArt).

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