Ritrovamenti archeologici a Padova: il recinto funerario romano di Palazzo Maldura.

Area Archeologica del Palazzo Maldura a Padova

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L’Area Archeologica del Palazzo Maldura a Padova conserva i resti di una delle tre principali necropoli della Patavium romana, rinvenuti durante gli scavi condotti dall'Università. Read More
Area Archeologica del Palazzo Maldura a Padova

L’Area Archeologica del Palazzo Maldura a Padova conserva i resti di una delle tre principali necropoli della Patavium romana, rinvenuti durante gli scavi condotti dall’Università di Padova nel 1996 nell’ambito del progetto della Biblioteca di Palazzo Maldura. L’apertura dell’area archeologica al pubblico è avvenuta nel 2007.

Quanto visibile oggi nell’Area Archeologica del Palazzo Maldura a Padova appartiene a due fasi distinte dell’organizzazione di questa porzione di necropoli. La prima fase, riferibile alla metà del I sec. a.C., si caratterizza per la presenza di un recinto funerario con tombe familiari, testimoniato dal rinvenimento di una fossa contenente un’urna cineraria con coperchio in ceramica grigia e resti combusti di un defunto, e da un muretto in mattoni legati da argilla. Tra la prima e la seconda fase l’area in questione viene sottoposta ad un intervento di riorganizzazione complessiva, che comportò lo spianamento del terreno e l’abbattimento del muro che identificava il recinto funerario. L’area così ristrutturata si scopre ospitare un nuovo recinto funerario, complessivamente riferibile ai primi decenni del I sec. d.C. e oggi testimoniato dal muro in mattoni legati a malta e dalla base quadrangolare di un monumento funerario. All’interno del recinto è stata rinvenuta un’urna ossuario lapidea anche questa contenente le ceneri di un individuo con il relativo corredo funerario. Un altro nucleo di sepolture viene rinvenuto: si tratta in particolare di due sepolture di bambini sepolti in fossa coperta da tegola e cronologicamente attribuibili ad età tiberiana. L’area continua ad essere frequentata almeno fino al II sec. d.C., come dimostra il rinvenimento di altri contesti tombali.

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