
Villa Pisani, che sorge accanto al Castello di San Zeno a Montagnana, è una villa veneta progettata da Andrea Palladio ed eretta tra il 1553 ed il 1555 per Francesco Pisani, nobile veneto di finissimo gusto e di notevoli possibilità finanziarie. Il potente patrizio veneziano, noto anche come mecenate vicino ad artisti del calibro del Veronese, volle una dimora che fosse il centro propulsore delle sue attività; per questo assunse il maggior architetto del suo tempo e uno dei massimi della storia, il Palladio, il quale gli eresse una villa per così dire anomala, innanzitutto perché priva di dipendenze rustiche e poi perché di monumentalità fuori dalla norma (il cubo dell’edificio rappresenta una delle prime applicazioni di questo modello).
Villa Pisani ha volume pressoché cubico, assomiglia più ad un palazzo che non ad una villa vera e propria, ed è nobilitata in facciata da un doppio loggiato coronato da un timpano, come per la prima volta s’era visto nel Palazzo Chiericati di Vicenza, pochi anni prima. Nei loggiati sono presenti colonne doriche e ioniche, secondo un canone tipicamente rinascimentale. Il tutto è cinto da un ininterrotto ed elegante fregio dorico su una tessitura di intonaco bianco a bugne graffite, che divide il piano terra da quello superiore. L’edificio risulta però incompiuto stando al progetto originario perché mancano completamente le ali laterali. Caso raro nella produzione palladiana, la villa come accennato è a due piani: il superiore con gli appartamenti padronali, l’inferiore per la vita di tutti i giorni, quando si trattano affari e si ricevono i fittavoli, e non solo d’estate come provano i numerosi camini. I collegamenti sono assicurati da suggestive scale a chiocciola ovate. L’interno del palazzo, di proprietà privata, ospita quattro statue rappresentanti le Stagioni, opera dello scultore trentino Alessandro Vittoria. La villa è inserita dal 1996 nella lista dei patrimoni dell’umanità dell’UNESCO assieme alle altre ville palladiane del Veneto.