Vo' Euganeo

Villa Sceriman a Boccon

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Immersa nei vigneti dei Colli Euganei si incontra Villa Sceriman, antico complesso rurale del XVI sec., opera minore del Palladio. Read More
Villa Sceriman a Boccon di Vo'

Immersa nei vigneti dei Colli Euganei si incontra Villa Sceriman, antico complesso rurale del XVI sec., opera minore del Palladio. Le prime notizie storiche sinora conosciute e documentate risalgono all’anno 1427. La famiglia nobile padovana dei Santa Sofia risulta proprietaria di vasti possedimenti in zona e, in conflitto davanti al senato veneziano contro un’altra famiglia possidente, per questioni di scoli delle acque del Rio Molini, fa redigere un’accurata cartografia del territorio. Dal disegno si riconosce quella parte del fabbricato di Villa Sceriman che risale al XII secolo, corrispondente alle cucine, a parte delle cantine, al vecchio frantoio, al forno per il pane, alle piccole camere da letto, alle stalle. Nel 1521 e sempre per i medesimi motivi, un’altra topografia della zona ci mostra l’edificio come è oggi, formato da una casa padronale, da stalle, da cantine, oltre che da un giardino, da un orto, da un labirinto, da un’aia e da un cortile. Di tale edificio, non si hanno più notizie sino al 1740, quando la famiglia degli Sceriman, ricchi armatori di origine armena con possedimenti in Venezia sin dal 1200, ne acquisiscono la proprietà (3500 ettari) che viene suddivisa fra i numerosi fittavoli e alla casa rimangono accorpati 25 ettari di terreno vocati alla viticoltura. Nel 1959 l’edificio padronale, acquisito dai Soranzo, viene completamente restaurato (portando alla luce alcuni affreschi negli ambienti interni), le adiacenze ampliate e l’azienda, da coltura mista (vite, olivo, frumento, mais, orzo e frutta) si specializza nella coltivazione della vite, nella vinificazione e nell’imbottigliamento dei vini. La villa si presenta oggi in un buono stato di conservazione; a differenza della maggior parte delle ville con un doppio affaccio, sulla strada e sul giardino (e forse in parte a causa della conformazione originale del sito e delle vie di comunicazione), il corpo principale risulta quasi irriconoscibile dall’esterno, mentre la facciata verso l’interno è dominata da un pronao colonnato posto su basamento che ne accentua le proporzioni allungate.

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