La riabilitazione naturale in piscina che fonde i benefici effetti dell’acqua termale a quelli dell’esercizio fisico.

Idrokinesiterapia Termale

  1. Home
  2. /
  3. Terme
  4. /
  5. Trattamenti Termali
  6. /
  7. Idrokinesiterapia Termale
La riabilitazione naturale in piscina che fonde i benefici effetti dell’acqua termale a quelli dell’esercizio fisico. Vieni a provarla... Read More

Se si può affermare che in ambiente termale sono applicabili praticamente tutte le metodiche fisio-kinesi-terapiche, è opportuno specificare che l’idrokinesiterapia (fisioterapia o fisiokinesiterapia in acqua termale) è senz’altro quella più tipicamente e più largamente utilizzata, anche a seguito della abbondante disponibilità di risorsa idrica e della diffusione delle strutture in cui praticare tale metodica riabilitativa: le piscine.

L’idrokinesiterapia utilizza le proprietà chimiche e fisiche dell’acqua a fini terapeutici ed è applicata in svariate branche della riabilitazione: ortopedia, traumatologia, reumatologia, neurologia.

Da non confondere con la ginnastica in acqua, dove si sfrutta lo spostamento della massa d’acqua durante gli esercizi per ottenere un maggior potenziamento muscolare, nell’idrokinesiterapia è l’acqua che rende più facile e fluido il movimento di riabilitazione.

L’immersione in piscina termale, grazie alla specifica composizione chimica dell’acqua ed alla sua temperatura, consente una ripresa dolce e graduale dell’esercizio muscolare; con grande giovamento e piccolo sforzo si possono eseguire le prime fasi di recupero al movimento, prima di passare a forme di attività prescrivibili ed applicabili anche una volta esaurito il soggiorno termale.

Anche nella rieducazione alla deambulazione un paziente è grandemente facilitato dall’idrokinesiterapia: la pressione dell’acqua termale uniformemente distribuita su tutte le parti del corpo sommerso, lo sostiene nella posizione eretta e ciò, insieme al sollievo dal peso dato dalla spinta di galleggiamento, consente di anticipare la rieducazione alla deambulazione con uno sforzo sensibilmente ridotto (con testa e collo fuori dall’acqua, circa il 90% del peso corporeo è alleggerito), registrando ottimi risultati terapeutici in breve tempo.
Nella strategia riabilitativa può essere programmato il coinvolgimento di un gran numero di articolazioni e muscoli, con una graduale progressione dell’esercizio per durata ed intensità, utilizzando il galleggiamento dapprima per sostenere il movimento, poi per supportarlo ed infine come resistenza, fino ad ottenere la massima reazione muscolare. Tutto ciò viene eseguito in piscina, dunque nonostante sia una terapia, diverte e rilassa.

MODALITÀ

Generalmente, la seduta di trattamento idrochinesiterapico, per un paziente con disabilità muscolo-scheletriche, ha una durata che varia da 40 a 60 minuti, in base alle condizioni del paziente; i principali scopi da ricercare nei cicli di riabilitazione in acqua termale sono quelli di mobilizzare, ridurre il dolore e la contrattura muscolare, potenziare la muscolatura, rieducare alla ripresa funzionale del movimento volontario e, infine, stimolare la coordinazione e l’equilibrio. L’effetto termoterapico prodotto dall’immersione in acqua termale riduce la contrattura muscolare e il dolore attraverso una specifica azione sui recettori cutanei sensitivi e induce una vasodilatazione a livello cutaneo e muscolare che migliora l’ossigenazione e il metabolismo cellulare. La maggior pressione idrostatica dovuta all’immersione facilita il drenaggio centripeto di zone tumefatte e/o edematose. L’aumento delle afferenze tattili e propriocettive prodotte dalla mobilizzazione aumenta la percezione della posizione degli arti e stimola la coordinazione e l’equilibrio. La spinta di galleggiamento sostiene il corpo, rilassa la muscolatura ed allevia il dolore: ciò consente ai pazienti di muoversi con maggior agilità e di aumentare la serie e l’ampiezza dei movimenti terapeutici. Anche la deambulazione può essere rieducata con successo in acqua: sfruttando correttamente l’alternarsi delle forze che agiscono sul baricentro e sul centro di galleggiabilità  si riproduce una marcia efficace in scarico che risulta particolarmente utile laddove si vuole “risparmiare” un’articolazione e contemporaneamente incrementare il trofismo muscolare. Circa il ricorso a terapie fisiche (elettroterapia, magnetoterapia, ultrasuonoterapia, ecc.), va ricordato che queste metodiche possono utilmente complementare gli effetti della terapia termale durante l’iter riabilitativo; ciò avviene, ad esempio, durante condizioni di riacutizzazione algica quando la terapia termale è controindicata e si vuole mantenere la continuità terapeutica.

Immergersi in una piscina termale ad Abano Terme, unendo divertimento e relax all’efficacia terapeutica, permette di fondere i benefici effetti dell’acqua calda termale a quelli dell’esercizio fisico, migliorando la mobilità articolare ed aiutando la deambulazione, grazie alla capacità di ridurre il dolore e la contrattura spastica del muscolo.
È uno di quei casi, molteplici nel mondo del termalismo, nei quali una terapia naturale è efficace, consentendo non solo il rapido recupero ed il mantenimento della funzionalità dell’apparato locomotore, ma anche una riduzione dei tempi di recupero di articolazioni immobilizzate a lungo.

A CHI È INDICATA

Nell’ambito della cinesiterapia, un cenno a parte merita l’idrochinesiterapia termale che permette di coniugare gli effetti chimico-fisici dell’acqua minerale termale con i vantaggi dell’esercizio terapeutico effettuato in immersione; questa metodica riabilitativa trova ampia diffusione nel trattamento delle patologie osteoarticolari.

L’idrokinesiterapia nelle piscine termali di Abano e Montegrotto Terme è sicuramente indicata alle persone che presentano un ridotto tono e trofismo muscolare, che comporta un assottigliamento del muscolo ed una sua minor forza. Ciò accade, ad esempio, dopo un trauma, un intervento chirurgico o un prolungato soggiorno a letto. In questi soggetti, applicazioni di idrokinesiterapia termale possono restituire la forza fisica esistente prima dell’evento. È poi indicata a chi soffre di artrite, di disturbi neurologici (dolore neuropatico, ad esempio). In altre parole trova indicazione in tutti quei casi nei quali per il soggetto è difficile e doloroso muoversi su terra.
L’idrokinesiterapia è di grande utilità nell’allontanare disturbi quali: rigidità muscolare, dolore, crampi da sforzo, tutti fattori in grado di indurre gravi limitazioni funzionali.
L’Idrokinesiterapia induce sollievo dal dolore e dallo spasmo muscolare, con il drenaggio di zone tumefatte o edematose.

Come appare chiaro da quanto esposto, tutto ciò sarà di enorme importanza nel recuperare, promuovere e mantenere la funzionalità dell’apparato locomotore, oltre che nella contrazione dei tempi di recupero di articolazioni sovraffaticate o traumatizzate.

Articoli Correlati