Salboro

Oratorio di San Michele a Pozzoveggiani

  1. Home
  2. /
  3. Luoghi di culto
  4. /
  5. Oratorio di San Michele a Pozzoveggiani
L'Oratorio di San Michele a Pozzoveggiani di Salboro è, probabilmente, una delle più antiche chiese del padovano fortunatamente consegnataci dal tempo. Read More
Oratorio di San Michele a Pozzoveggiani

L’Oratorio di San Michele a Pozzoveggiani di Salboro è, probabilmente, una delle più antiche chiese del padovano fortunatamente consegnataci dal tempo. Un chiaro esempio delle influenze della cultura carolingia sugli stili locali, fortemente segnati dalla presenza bizantina. La piccola chiesetta campestre, edificata nel XII secolo sopra una cella memoriale del VI-VII secolo di forma cubica, con l’abside eccezionalmente rivolta ad ovest, fu ritrasformata ribaltandone la facciata e la posizione dell’altare in modo che fosse rivolto a est, come da consuetudine; fu inoltre notevolmente ampliata in tre navate e tre absidi semicircolari. Tra la fine del XVI e gli inizi del XVII secolo la navata settentrionale fu trasformata in canonica, quella centrale assunse la funzione di oratorio e la navata a sud venne in parte abbattuta, lasciando visibili le arcate e le colonne, murate nella parete esterna. Struttura e tecniche costruttive presentano molti riferimenti alla basilica di Aquileia del Vescovo Poppone dell’XI secolo, che mescola influenze nordico-occidentali e tradizione paleocristiano-bizantina, e al cantiere veneziano di San Marco, come testimonia la scelta della struttura a spina di pesce per la costruzione delle mura. L’interno è decorato da cicli di affreschi del XII-XIII secolo nella parete meridionale dell’abside e rappresentano una delle più alte testimonianze della pittura romanica nel Veneto. La curiosità riguarda il soggetto degli affreschi: tra gli apostoli, i simboli degli Evangelisti e un’immagine del Cristo Pancreator, appaiono una serie di cavalieri armati e di figure zoomorfe e antropomorfe prive di qualsiasi riferimento sacro o narrativo. C’è chi ipotizza che l’immagine sia un “gioco di penna”, ovvero una prova eseguita dall’artista per prendere confidenza con gli strumenti prima di coprire le immagini con figure sacre. Un’altra ipotesi suggerisce che la figura stessa del cavaliere fosse sacra per la sua attività di difesa e di protezione degli indifesi, grazie al suo onore puro e volto a Dio.

Info
Via Pozzoveggiani 4/6, Pozzoveggiani (PD)
Tel +39 049 8010183

Articoli Correlati